Descrizione
Per la prima volta i Piccoli comuni di più nazioni del vecchio continente hanno deciso di unirsi in una confederazione che si occupi di tutelare i loro interessi presso l’Unione Europea. Dopo questo passo, i vertici della stessa hanno deciso di convocare in Trentino a Riva del Garda la Conferenza della Confederazione allo scopo di discutere le prime azioni da mettere in pratica e le linee che dovranno caratterizzare l’azione dei vertici dell’associazione. Un momento di discussione a cui hanno preso parte molti rappresentanti dei comuni francesi e tedeschi ma anche delegazioni dalla Romania e dall’est europeo nonché i rappresentanti della Consulta Nazionale Anci dei piccoli comuni italiani. Tra quest’ultimi in rappresentanza della nostra zona era presente anche il sindaco di Rifreddo Cavallo Cesare. “Partecipare a questo evento - ci spiega il primo cittadino rifreddese - è stato un opportunità di conoscenza e di approfondimento sulle realtà locali davvero interessantissima. Poter discutere dei problemi realtà fuori dai confini nazionali mi ha, infatti, molto aiutato a capire il perché di certe scelte delle direttive europee ma mi ha anche fatto molto riflettere su come alla fine il mondo dei governi locali europei abbia un minimo comun denominatore. Una due giorni che mi ha ancora più convinto che se i piccoli comuni vogliono poter svolgere il loro ruolo di sviluppo delle loro collettività devono sempre più fare effetto lobby per avere direttive europee e leggi nazionali adatte alla loro realtà”. Nei giorni successivi Cavallo è poi stato protagonista anche all’Assemblea Nazionale Anci dei piccoli comuni italiani che si è tenuta sempre a Riva del Garda. Un appuntamento annuale a cui il primo cittadino rifreddese partecipa con assiduità. “L’assemblea - ci dice Cavallo - come sempre ha dato la possibilità di seguire e di intervenire a tanti interessanti dibattiti sulle questioni che spesso incontriamo nella nostra attività di amministratori locali ma è anche stato un momento di confronto con sindaci che provengono da ogni parte d’Italia. Insomma un posto dove si apprendono autorevolissime interpretazioni sulle ultime novità in materia di legislazione ed allo stesso tempo si conoscono soluzioni già sperimentate altrove”. In modo particolare quest’anno l’attenzione è stata focalizzata sulle ultime novità legate all’obbligo di gestire in modo associato i servizi per i comuni sotto i 3000 abitanti. Una decisione che è destinata a rivoluzionare gli assetti della stragrande maggioranza dei comuni della nostra zona e per cui i sindaci dovranno fin da subito attrezzarsi.