Lunedì 20 febbraio in Provincia a Cuneo si è tenuta la Conferenza dei servizi per la Valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) dedicata al progetto di centralina idroelettrica che interessa i comuni di Sanfront, Rifreddo e Revello su cui tanto si è discusso nell’autunno scorso. Una seduta da cui sarebbe emerso il sostanziale nulla osta da parte di tutti gli enti e soggetti coinvolti nella valutazione. Alla Conferenza hanno, infatti, preso parte i vari settori della Provincia di Cuneo interessati, i consorzi irrigui di Rifreddo e di Revello, i comuni di Rifreddo, Revello, Sanfront ed Envie, il Parco del Po, l’Acda, l’Autorità d’ambito mentre pareri scritti sono stati inviati dalla Regione Piemonte e da altri. Come anticipato più in alto pare che tutti i pareri siano stati positivi anche se in alcuni casi con delle prescrizioni. Prescrizioni che da un alto mirano alla tutela dell’ecosistema ambientale della zona e dall’altro a tutelare diritti pregressi sull’uso dell’acqua a fini irrigui e potabili. In particolare dal settore Risorse Idriche ed idrogeologiche della Provincia sono stati valutati l’impatto del progetto sull’area e la compatibilità con gli altri utilizzi della risorsa acqua. Nel primo caso pare non siano emersi elementi negativi, mentre nel secondo dalla provincia sembra essere stata rimarcata la necessità di privilegiare e garantire l’uso irriguo dell’acqua su tutta l’area interessata dal progetto. Dal Comune di Envie e dall’Acda sono poi arrivati pareri che impongono alla ditta Esa Energie di effettuare un puntale ed attento monitoraggio sull’interazione tra prelievo d’acqua e le fonti di captazione del comune situate a Rifreddo. Via libera, dicono le indiscrezioni, anche dai consorzi e dai comuni. Per quest’ultimi occorre precisare che si esprimevano, ovviamente, solo sulla compatibilità del progetto con gli strumenti paesaggistici e urbanistici. Se come pare la società proponente acquisirà questo importante nulla osta, che verrà formalizzato con delibera della Giunta provinciale, prima di mettere in atto il proprio intento la stessa dovrà comunque ancora dimostrare di ottemperare a tutte le prescrizioni ed ottenere i vari permessi di costruire. Una strada ancora lunga ma certo percorribile. “Credo che la Conferenza dei Servizi - dice in sindaco di Rifreddo Cesare Cavallo, che aveva dovuto subire una forte contestazione per l’assenso dato al progetto - abbia fatto giustizia delle tante voci circolate, e fatte circolare, sulla questione. Dall’esame dei vari enti sono, infatti, stati fugati i dubbi sulle questioni idrogeologiche, sulla tutela della priorità dell’uso irriguo e più in generale sui presunti danni del progetto a diritti spettanti agli agricoltori e al Consorzio irriguo di Rifreddo. Questioni che avevamo seguito passo a passo e che confermano come sia stata azzeccata la nostra scelta, e quella della passata amministrazione, di stipulare un accordo con la Esa Energia per ottenere un corrispettivo economico per il nostro assenso al progetto. Se non avessimo fatto tale passo ci troveremo adesso col rischio di veder lo stesso il progetto realizzato e senza ottenere alcun vantaggio economico per i nostri cittadini. Infatti, l’acqua, contrariamente e ciò che qualcuno crede, non è del comune e perciò lo stesso non la può ne vendere (com’è stato detto) ne tenere per se e le nostre uniche competenze legate al progetto sono il permesso di costruire per le tubazioni e l’autorizzazione paesaggistica. Competenze tecniche che onestamente in mancanza di motivazioni valide e ben difficile negare. Capisco le preoccupazioni di alcuni agricoltori sulla questione e posso assicurare che siamo stati, e saremo in prima linea per la difesa dei lori diritti, ma proprio per difendere gli stessi dobbiamo renderci conto che non basta raccogliere firme ma occorre muoversi all’interno del quadro giuridico esistente con osservazioni pertinenti fatte nelle sedi opportune. Altrimenti si fanno solo inutili polemiche da bar col risultato che a perderci è la nostra collettività nella sua interezza.”