Il pranzo degli anziani organizzato da comune e Pro Loco cittadina domenica 13 dicembre presso il salone parrocchiale rifreddese ha avuto un successo davvero superiore alle più rosee previsioni. Erano infatti circa ottanta le persone che hanno gremito la sala e si sono divertite tra banchetti e ottima musica. La giornata è partita con la santa messa delle undici a cui hanno fatto seguito il trasferimento presso il salone ed il saluto del sindaco Cavallo Cesare. Concluse queste operazioni tutti a tavola per il pranzo. Dal punto di vita culinario gli anziani hanno potuto gustare piatti classici come il vitello tonnato ma anche proposte più particolari come i flan alla gorgonzola e alla bagna cauda o il risotto alla zucca. Tutte pietanze molto apprezzate che si sono concluse con il bel dolce (di pere, crema a cioccolato) e il caffè servito dagli amministratori comunali. “L’idea di fare i camerieri almeno per il caffè - ci spiega il sindaco - ci sembrava un buon modo per dimostrare la nostra riconoscenza per chi in tanti anni di vita a contribuito allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.” Una scelta insolita che ha piacevolmente sorpreso i partecipanti al pranzo e che ha fatto da preludio all’entrata in scena del complesso musicale che ha animato la seconda parte del pomeriggio. Seconda parte che oltre alla musica è stata caratterizzata anche dalle premiazioni e dai riconoscimenti che l’amministrazione comunale ha voluto offrire agli arzilli vecchietti del paese. In quest’ottica sono stati premiati, con un bel cesto di prodotti, la signora più anziana del paese: Maddalena Galliano di 95 anni e il più vecchio signore presente Bertorello Giovanni (Giuanin del Biolù). Assegnati i due premi principali assessori e sindaco hanno poi consegnato a tutte le ultra-settantenni rifreddesi un omaggio floreale. Dopo le foto di rito la festa e proseguita con musica e convivialità fino al tardo pomeriggio. Un giornata ben riuscita che dimostra come le persone anziane se gli vengono proposte attività di loro interesse sono tutt’altro che restie alla vita sociale.