Una piazza per il Cavalier Luigi Borello. Fu Sindaco di Rifreddo per oltre 35 anni

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Data:

venerdì, 11 gennaio 2013

Un immagine del Cavalier Ufficiale Luigi Borello

Descrizione

La Giunta comune rifreddese guidata da Cesare Cavallo ha deciso di mettere in moto l’iter per l’intitolazione della piazza vicino alla Scuole materne al Cavalier Ufficiale Luigi Borello. Una procedura che, dopo la delibera del comune di Rifreddo, vedrà ora il pronunciamento della Prefettura di Cuneo e che, se tutto andrà a buon fine, tra qualche mese consentirà agli amministratori di apporre la targa relativa alla nuova toponomastica stradale. Più in dettaglio la rappresentanza cuneese del Governo si occuperà di valutare l’esistenza dei requisisti di legge e le motivazioni che stanno alla base della scelta operata. Su questo fronte c’è da prendere atto della storia del Cavalier Borello e della sua interazione con la vita rifreddese. Nato a Rifreddo il 12 febbraio 1914 Luigi Borello, dopo la gioventù passata a lavorare nell’azienda agricola paterna, viene arruolato come alpino durante la Seconda guerra mondiale. In tale veste partecipa alla campagna di Russia e viene poi  internato in Germania. Tornato dalla guerra riprende la sua normale vita e si impegna nell’amministrazione del paese. Un impegno che dapprima lo vede nelle vesti di consigliere ed assessore e poi dal 1960 in veste di Sindaco. Carica che conserverà, ininterrottamente, fino al 1995. Anni in cui con i suoi collaboratori realizzerà molti degli edifici e delle opere pubbliche che ancor oggi caratterizzano Rifreddo. Sotto la sua direzione vengono, infatti, costruite le scuole elementari e la scuola materna, ma anche il nuovo cimitero, l’acquedotto e la piazza principale del paese: piazza della Vittoria. Tante opere che gli sono valse negli anni ’70 i riconoscimento prima di Cavaliere e, poi, di Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana. Il Cavaliere Ufficiale Borello muore a Saluzzo il 26 settembre 1996 e con lui se ne va un pezzo di storia di Rifreddo. Un pezzo di storia che Cesare Cavallo ed i suoi hanno adesso deciso di rendere indelebile scolpendo il nome di chi l’ha scritta sulla targa della piazza vicino alla sua prima abitazione.

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