Il Consiglio di Rifreddo approva il bilancio 2016: nessun aumento delle imposte locali. Confermata anche l'esenzione totale sulla Tasi

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Data:

giovedì, 11 febbraio 2016

Descrizione

Il Consiglio comunale rifreddese ha approvato negli scorsi giorni il bilancio di previsione 2016. Un documento contabile che ricalca in larga parte quello del 2015 e che conferma anche tutte le aliquote delle imposte locali previste l’anno scorso. “Nonostante ai trasferimenti statali siano al minimo storico - ha spiegato il sindaco Cesare Cavallo - siamo riusciti ad abbozzare un bilancio che faccia quadrare i conti senza dover aumentare tasse e costi dei servizi. Certo molte delle previsioni dipendono da cosa farà il Governo. Infatti, a nessuno sfugge che a livello nazionale si è prospettato un deciso rimodellamento del sistema fiscale. Un'operazione condivisibile ed auspicabile che condividiamo ma non vorremmo si traducesse nell'ennesimo tentativo di scaricare i minori introiti nazionali sulle amministrazioni locali. Un modello purtroppo già sperimentato col governo Monti dove i sindaci facevano gli esattori per conto dello Stato”. Se da Roma non arriveranno brutte notizie  Rifreddo continuerà  quindi ad essere uno dei comuni dove si tassa di meno i cittadini. Un che è stato possibile grazie alle drastiche riduzioni di spesa operate negli scorsi anni ad una continua ed attenta gestione delle spese correnti. Oltre a non ritoccare le tasse esistenti l’Amministrazione e riuscita anche ad andare aldilà di quello che si è prospettato a Roma con l'abolizione della Tasi. Infatti, mentre a livello nazionale si è abolita la tassa sulla prima casa a Rifreddo l'esenzione e totale. Entrando più nei dettagli del bilancio si può poi vedere che sul lato investimenti sono stati stanziati i fondi per la realizzazione delle opere al cimitero e prospettato l'utilizzo dell'avanzo per un importante intervento sulle scuole. Sono inoltre previsti anche fondi per il programma di manutenzione straordinaria delle strade comunali. Tutti interventi che verranno finanziati con gli oneri di urbanizzazione o avanzo di amministrazione. “Per ciò che consta la parte investimenti - ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo da parte un discreto gruzzoletto. La cifra esetta verrà quantificata nel dettaglio con l'approvazione del rendiconto 2015 ma comunque dai conti fatti potremo toglierci qualche bella soddisfazione. Si tratterà adesso di vedere se nel passaggio dal vecchio Patto di stabilità al nuovo Pareggio di bilancio le normative nazionali ci consentiranno di spendere questi soldi o se continuerà l'assurdo dicktat che impedisce ai comuni virtuosi di usare i soldi che hanno in  cassa”.

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