Rifreddo aderisce al Gal “Terre occitane”. Una delibera da 2 euro per sanare il pasticcio creato dalla Regione

Dettagli del documento

Data:

venerdì, 18 marzo 2016

Il sindaco Cesare Cavallo

Descrizione

E’ stato un Consiglio breve quello rifreddese di martedì 15 marzo ma non privo di spunti polemici e di ragionamenti ad ampio raggio. Era mezzogiorno e l’assemblea era stata convocata appositamente per deliberare la richiesta di adesione al Gruppo d’Azione Locale “Terre Occitane”. Una delibera piuttosto curiosa che prevede per il piccolo comune della Valle Po l’esborso di ben 2 euro per l’acquisizione di una quota di capitale sociale del Gal e che ha fatto anche piuttosto arrabbiare il primo cittadino rifreddese Cesare Cavallo. “Siamo alle solite - ha esordito lo stesso -  dobbiamo mettere una pezza alle decisioni sbagliate degli altri e magari pure dire grazie. Oggi ci troviamo infatti qui per porre rimedio alla “fantastica” scelta regionale di trasferire le quote di proprietà dei Gal delle ex Comunità Montane alle Unioni di Comuni. Una scelta che ha lasciato fuori dall’area del nostro Gal tutti i comuni che non hanno aderito alle Unioni dimezzando di fatto popolazione e territorio dello stesso. Un fatto grave visto che non far più parte dell’area Gal significa per le imprese e per gli enti anche non poter partecipare ai bandi di finanziamento che lo stesso emana. Per ovviare a questo dobbiamo quindi approvare una richiesta di ammissione al Gruppo d’Azione Locale in modo che poi lo stesso ci inserirà nella compagine sociale con una quota simbolica di 2 euro. Naturalmente lo faremo: mica possiamo danneggiare le nostre imprese ma permettimi alcune considerazioni. La Regione al posto di passare tutto alle Unioni non avrebbe potuto ripartire le quote dei Gal tra i Comuni con criteri legati al territorio ed alla popolazione creando così un sistema in cui ogni comune era rappresentato nella compagine sociale in base al suo peso? Troppo facile e soprattutto non sufficientemente penalizzante per chi non ha aderito alle Unioni devono aver pensato a Torino. Peccato che così si sia creata una situazione in cui Borgo San Dalmazzo piuttosto che Busca o Barge valgano due euro come Rifreddo. Obiettivamente non un grande risultato. Ma la cosa più seccante e che resosi conto del pasticcio creato la Regione se ne sia stata fuori facendo risolvere la questione ai Gal ed ai comuni. Infatti tutta la procedura che descrivevo sopra è fatta attraverso deliberazioni dell’assemblea del gruppo d’azione Terre occitane e la richiesta dei vari comuni epurati. Comuni che ovviamente dopo l’approvazione dovranno anche  dire grazie per essere stati riammessi”. 

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri