Nelle scorse settimane oltre un centinaio di bambini provenienti dal Piemonte e dalla Liguria, hanno pacificamente invaso Rifreddo per partecipare ad un itinerario didattico, molto particolare intitolato: “il baco da seta: questo simpatico sconosciuto”. L’itinerario/laboratorio, realizzato dall’associazione naturalistica Vesulus, nell’ambito del progetto “Guarda un Po”, che raccoglie una serie di itinerari didattico-naturalistici, proposti sotto forma di volantino alle scuole di Piemonte e Liguria, grazie al contributo della Comunità Montana, ed alla disponibilità del Comune di Rifreddo, prevede l’escursione all’allevamento amatoriale di bachi da seta di Giorgio Brondino, per osservare da vicino, l’interessante ciclo di vita del “filugello,” e la realizzazione di piccoli manufatti, con i bozzoli serici. Un’attività didattica che ha pochi eguali in Piemonte vista l’ormai quasi completa assenza della coltivazione del baco da seta nel nord Italia e che ha perciò notevolmente incurisito le scuole. Infatti sono molti gli istituti che si sono informati sull’iniziativa e ben cinque si sono poi effettivamente recati a Rifreddo. Più in dettaglio coloro che hanno che hanno deciso di partecipare all’itinerario, proposto per la prima volta, in questa forma, dall’associazione Vesulus, hanno raggiunto la località “Ceciu” dove Giorgio Brondino ha, da alcuni anni, ripreso, per pura passione, l’allevamento del baco da seta, compiendo un escursione lungo le strade di Rifreddo. Nell’escursione gli stessi hanno potuto osservare le bellezze del piccolo paese della media Valle Po, dai boschi di castagno, ai prati in fiore, ai numerosi animali incontrabili lungo il percorso (oche, anatre, conigli, asini e persino alcuni esemplari di una razza bovina, molto simile ai bufali che hanno fatto la gioia di tutti i bambini, soprattutto di quelli che, arrivando da grandi città, hanno poche occasioni di vedere da vicino questi animali). Arrivati all’allevamento, gli accompagnatori naturalistici, hanno svelato ai piccoli ospiti (le scuole arrivate a Rifreddo sono state essenzialmente classi della scuola primaria, dalla I° alla IV°) la magia della seta; ossia la vita del “piccolo bruco” che, nutrendosi esclusivamente di foglie di gelso, realizza nel corso della sua esistenza, il bozzolo serico, da cui da millenni l’uomo ricava una delle fibre tessili più pregiate e costose. Il ciclo di vita del baco ha affascinato i piccoli ospiti, che hanno avuto modo di vedere, da vicino, i bachi nei vari stadi della loro vita: dalle piccolissime uova, ai “bacolini” appena nati, agli adulti lunghi alcuni cm, ai bozzoli dell’anno precedente, alle crisalidi, alle farfalle e quindi di avvicinarsi al magico mondo della seta, ma più in generale, degli insetti e della loro “metamorfosi”. Nel pomeriggio ogni bambino ha poi potuto, presso la struttura del Laboratorio del Paesaggio Montano, utilizzata come sede-rifugio, nel caso di tempo non troppo clemente, e messa a disposizione gratuitamente dal Comune di Rifreddo, provare come dal piccolo bozzolo serico, ricevuto in regalo dall’allevamento, sia effettivamente possibile “srotolare” ed avvolgere, su di un supporto, l’esilissimo filo di seta, che porterà poi alla realizzazione del tessuto. L’ultima attività proposta, a chiusura della giornata, dagli accompagnatori, era quella della realizzazione di un piccolo “oggetto” (normalmente un fiore) con i bozzoli serici di diversi colori ed il filo di rame. I bambini intervenuti, hanno così potuto sviluppare la loro manualità, ed portarsi a casa anche “un ricordino” della giornata, trascorsa in modo davvero diverso dal solito. Numerosi sono stati gli apprezzamenti ricevuti per l’iniziativa, dagli insegnati che hanno accompagnato i ragazzi, e che hanno auspicato il ripetersi dell’iniziativa, che coniuga l’aspetto naturalistico, legato all’escursione, ed allo studio del ciclo di vita degli insetti, alla riscoperta di un’attività che ha interessato, nel secolo scorso, buona parte del territorio italiano, anche nei prossimo anni. Lo stesso auspicio è stato fatto dall’Associazione Vesulus e dagli Enti che hanno portato alla realizzazione del volantino didattico, in quanto questa, come varie altre iniziative simili portate avanti recentemente da altre Associazioni presenti sul territorio, possono contribuire, nel loro piccolo, a fare conoscere la media Valle Po ed avere in futuro ricadute positive, anche sotto l’aspetto economico, per il suo territorio.